
Premetto subito che la relazione fra probiotici e condizioni della pelle, come acne, rosacea e altre, sono un argomento davvero complicato.
I probiotici arrivano a migliaia di miliardi e molte delle loro funzioni e proprietà sono poco conosciute nell’attuale letteratura scientifica. I veri esperti su questo argomento sono ancora pochi.
È un argomento talmente in sviluppo che è solo da qualche anno che gli scienziati hanno iniziato a rendersi conto dell’importanza della nostra flora intestinale e l’hanno prontamente classificata come il “secondo cervello” (1).
Ammetto che mi sono appassionata particolarmente nello scoprire cose che non avevo idea potessero essere confermate da studi scientifici
I probiotici sono un mondo tutto da scoprire: oggi cercherò di chiarire e “tradurre” i principali aspetti in questo (complicato) mondo.
Iniziamo!
Cosa sono i probiotici?
I probioti sono microrganismi vivi con fenomenali benefici per la salute.
Possiamo considerarli come veri batteri e lieviti “buoni” o “sani” che si trovano nel corpo umano o cibi fermentati come crauti, kimchi, kefir, kombucha e, naturalmente, integratori.
Il motivo per cui stanno diventando sempre più studiati e apprezzati, è che solo ora si sta scoprendo il cruciale ruolo che rivestono nella salute del nostro corpo.
Per cominciare, ci sono 100 trilioni di batteri nel tratto digestivo (noto anche come intestino), e la diversità e la composizione di queste specie e ceppi svolgono un ruolo significativo in una varietà di aspetti.
La salute metabolica, la prevenzione delle malattie, i disturbi autoimmuni, allergie e sensibilità (e persino invecchiamento, come vedremo, della pelle). (2,3)
Abbattere la flora batterica, può essere una faccenda seria.
Ad esempio, una delle ricerche più recenti e allarmanti suggerisce che l’uso cronico di antibiotici uccide i batteri intestinali buoni e per associazione inibisce la formazione di nuove cellule cerebrali (neurogenesi) nei topi. (5)
È interessante notare che lo stesso studio ha anche scoperto che l’integrazione con probiotici può invertire questi effetti collaterali.
Questo è quello che mi ha lasciato particolarmente affascinata.
Possiamo realmente integrare questi microscopici microorgasmi che lavoreranno per noi, mantenendoci (senza saperlo) in salute in moltissimi aspetti, dalla salute della pelle alla funzionalità digestiva e del sistema immunitario.
L’integrazione serve, per davvero.
Studi sperimentali e clinici hanno dimostrato che l’arricchimento dietetico con alcuni organismi ‘probiotici’ attiva vie immunitarie e metaboliche che ripristinano i tessuti [es. intestinale] e promuovere la salute generale. (6)
Ma, in più, diversi altri studi hanno confermato come i benefici non si fermino all’intestino, ma arrivino molto oltre, compreso la salute della pelle! (7, 8).
Nell’articolo di oggi ci concentreremo proprio su questo aspetto.
…e i prEbiotici?
Pur avendolo studiato non so quante volte in università, la differenza fra prE e prO mi manda sempre in crisi! (Dopo questo articolo in realtà non credo potrò mai più dimenticarmela).
Possiamo pensare ai prebiotici come ai fertilizzanti per i batteri buoni.
I prebiotici sono composti non digeribili che nutrono e supportano batteri sani e tengono sotto controllo i batteri cattivi.
Sebbene siano generalmente noti come carboidrati complessi negli alimenti, i prebiotici sono in realtà qualsiasi cosa utilizzata per modellare l’ambiente [microbico] e modificarlo in un modo che promuova la salute.
Condizioni della pelle come la rosacea e la dermatite atopica possono indebolire o compromettere la funzione di barriera della pelle.
Alcuni prebiotici possono aiutare a bilanciare il pH della pelle o sostenere la funzione di barriera della pelle, che aumenta i batteri sani.
Dunque, ogni prodotto per la cura della pelle che migliora la pelle può portare ad un beneficio prebiotico. I lipidi nelle creme idratanti corpo, ad esempio, potrebbero supportare la funzione di barriera della pelle e aiutare la crescita di batteri sani della pelle, come dimostrato in uno studio del 2019 [4].
Quando usi una comune crema idratante e la tua pelle diventa meno secca e arrossata, il tuo microbioma sta migliorando.
Dunque, non confondiamo prebiotici con probiotici. I prebiotici sono sostante creano le condizioni per la salute della pelle e del microbiona.
I probiotici sono batteri vivi, veri e propri!
Come si usano
Prebiotici e probiotici possono essere usati per via orale (come in una pillola) o topica (come in una crema).
Ciò che accade nel tuo intestino influisce sulla tua pelle e viceversa, motivo per cui è stato dimostrato come l’assunzione di probiotici per via orale riduca l’infiammazione sistemica e apporti benefici alla pelle. (10)
Alcuni studi (11) suggeriscono che gli alimenti prebiotici possono ridurre il rischio di sviluppare malattie allergiche della pelle come l’eczema e migliorare la funzione di barriera della pelle: più avanti lo vedremo nel dettaglio!
Per questo, l’applicazione di un probiotico o prebiotico sulla pelle è il modo più diretto ed efficace per influenzare il microbioma della pelle.
Allo stesso modo, una vasta revisione del International Journal of Dermatology ha evidenziato come i probiotici possano essere significativamente positivi per la pelle anche quando assunti per via orale.
I benefici certificati
Buone e cattive notizie. Di solito io inizio con le cattive.
Non tutti i probiotici sono uguali.
Scegliere arbitrariamente i probiotici è un modo sicuro per non avere alcun beneficio. (E potenzialmente peggiorare potenzialmente i sintomi che stai cercando di trattare).
Per questo è importante scegliere varietà di probiotici per la pelle che si concentrino su ciò che stai cercando effettivamente di trattare.
La buona notizia?
I probiotici hanno dimostrato di avere benefici in tantissimi aspetti. Molti più di quanto io stessa non avessi mai pensato (forse non mi sarei avventurata in questo articolo se lo avessi saputo…).
Concentrandoci esclusivamente sui benefici dei probiotici per la pelle possiamo citare (e li vedremo nel dettaglio tra poco):
- Benefici sul trattamento dell’acne
- Benefici sul trattamento della rosacea
- Benefici contro gli eczemi
- Benefici sull’idratazione generale della pelle
- Capacità di contrastare il fotoinvecchiamento (e potenzialmente le rughe)
Calma: non esiste un probiotico che sia il Santo Graal della pelle (purtroppo). Per questo vanno visti uno a uno.
Probiotici per acne
La tesi che sta alla base della teoria per cui i probiotici possano combattere l’acne è semplice: l’acne è stata collegata alla distruzione della flora intestinale.
Pertanto, puoi migliorare l’acne assumendo probiotici che si concentrano sulla ricostruzione della salute dell’apparato digerente.
Uno dei segni principali di una digestione non sana è la costipazione.
Una probabile causa di costipazione è la permeabilità intestinale (detta anche in maniera orribile intestino gocciolante).
Ciò che ci interessa è che la permeabilità intestinale può essere collegata all’acne. In effetti, uno studio del 2001 ha mostrato come il 54% dei pazienti affetti da acne presentava una sorta di interruzione della microflora. (12)
Detto in altre parole i batteri sani nelle del loro intestino era stato in qualche modo alterato.
In particolare, c’era un’abbondanza di specie di bacteroides, che si trovano comunemente nelle persone psicologicamente stressate. (13)
Per approfondire questo punto, un altro rapporto ha riscontrato ristagno intestinale nel 47% e stitichezza nel 40% dei pazienti affetti da acne. La parte più affascinante di questa scoperta è stata che i pazienti a tendenza acneica avevano casualmente una concentrazione complessiva inferiore di specie Lactobacillus e Bifidobacterium nelle loro feci rispetto a quelli che non erano inclini all’acne o avevano meno stitichezza.
Ok arriviamo al dunque:
- Stitichezza e disturbi intestinali sono legati all’acne in circa la metà dei casi
- Entrambe questi aspetti sono anche legati all’avere meno Lactobacillus e Bifidobacterium.
Pertanto, le persone a tendenza acneica trarrebbero beneficio dall’integrazione con le specie Lactobacillus e Bifidobacterium per migliorare la salute dell’intestino e della pelle.
I probiotici che inibiscono l’acne (o meglio i loro batteri)
So benissimo che i probiotici per acne sono forse la parte che interessa di più, per questo ho deciso di approfondire ulteriormente.
Domanda: esistono probiotici che hanno proprietà antimicrobiche dirette contro i batteri che causano l’acne stessa?
Risposta: sì.
Iniziamo col riconoscere il “nemico”.
Il P. acnes (Propionibacterium acnes) è un batterio che causa l’acne sulla pelle. Il P. acnes rilascia lipasi che produce acidi grassi digerendo il sebo, creando infiammazione della pelle. (14)
Quali sono i migliori probiotici per contrastare il P acnes, dunque?
- Il primo di questi è lo streptococco salivarius. Studi in vitro hanno dimostrato che S. salivarius impedisce la crescita di p. acnes producendo sostanze simili alle batteriocine. (15)
- Anche il lactococcus lactis ha attività antimicrobica contro il p. acne producendo batteriocine. Prende di mira il p. acne in aggiunta alle specie Staphylococcus che spesso diventano patogene per gli individui immunocompromessi. (16)
- paracasei è un altro ceppo della famiglia dei lactobacillus che mostra effetti inibitori contro l’acne. Funziona riducendo l’infiammazione della pelle e la produzione di olio in eccesso che va di pari passo con le imperfezioni causate dall’acne. (17)
- Infine, due studi clinici hanno dimostrato che l’applicazione di una lozione con Enterococcus fecalis o estratto di Lactobacillus plantarum al 5% riduce il numero complessivo di acne, le dimensioni e l’eritema (arrossamento). (18)
Questi sono tra i più studiati e riconosciuti probiotici contro l’acne. Più avanti farò un riassunto per semplificare ulteriormente!
Probiotici per rosacea
Effettivamente alcuni studi hanno evidenzato un legame tra la proliferazione batterica dell’intestino tenue e la rosacea.
Un recente rapporto ha rilevato che la SIBO era 10 volte più probabile nei pazienti con acne e rosacea rispetto ai controlli sani. (19)
Per fortuna alcuni studi preliminari hanno anche dimostrato che l’assunzione di Lactobacillus casei riduce la proliferazione batterica collegata alla rosacea. (20).
Dunque, contro la rosacea, il probiotico più di interesse è il Lactobacillus casei.
Probiotici per la pelle Idratanti
L’idratazione della pelle utilizzando creme idratanti ricche di ingredienti simil-pelle, quali ceramidi e acido ialuronico è uno dei modi migliori per proteggere la barriera cutanea.
Ma questo non si applica solo al trattamento delle pelli secche o acneiche! Qualsiasi individuo che desideri una pelle più sana dovrebbe concentrarsi sull’aspetto idratante della propria skin-routine.

Quello che potrebbe stupire, è che anche probiotici assunti per via orale possono contribuire all’idratazione della pelle!
Vediamo i principali.
Il primo del gruppo è il lactobacillus paracasei. Uno studio ha rilevato che l’integrazione giornaliera con questo piccoletto per 2 mesi riduce la sensibilità della pelle, la perdita di acqua transepidermica e migliora la funzione della barriera cutanea! (21)
Il Lactobacillus paracasei assunto per via orale migliora la funzione di barriera e riduce l’infiammazione della pelle, oltre ad aiutare la pelle a riprendersi molto più velocemente dopo essere stata interrotta con detergenti aggressivi come il sodio lauril solfato (SLS). (23)
Altro interessantei probiotico è il Bifidobacterium longum.
Un altro studio ha rilevato che l’applicazione di una crema con il 10% di estratto di Bifidobacterium longum, era eccellente per ridurre la reattività delle pelli sensibili a calore, freddo o altri fattori esterni. (22)
Lo studio ha letteralmente mostrato come la pelle delle persone trattate con Bifidobacterium longum necessitasse di un numero maggiore di stripping per danneggiare la barriera cutanea.
Altri interessanti probiotici (che sono stati scoperti pià di recente) comprendono:
- Streptococcus thermophilus: aumenta il livello di ceramidi nella pelle, che migliora la sua salute generale, riduce la secchezza e aiuta ad alleviare i sintomi dell’eczema. (24, 25)
- Il latte fermentato contenente Lactobacillus casei riduce l’infiammazione della pelle. (26)
- Il Lactobacillus fermentum ha proprietà antimicrobiche, antiossidanti e antinfiammatorie. (27)
Probiotici contro il Fotoinvecchiamento
Non lo avrei mai pensato, ma ho trovato bibliografia anche per quanto riguarda i probiotici contro l’invecchiamento da esposizione solare!
No, questo non significa che siamo esenti da utilizzare creme solari veramente di qualità.

Però, effettivamente, si potrebbe dire che esiste un probiotico per tutto! Letteralmente una miniera d’oro di cui nessuno parla.
Primo, concorrente: Lactobacillus plantarum.
Un eccellente studio Koreano svolto in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo (in altre parole, era molto ben controllato) ha rilevato davvero proprietà uniche per il L. plantarum.
I risultati hanno mostrato nel campione esposto al probiota proprietà fotoprotettive, aumenta l’idratazione della pelle riducendo la perdita d’acqua transdermica, migliora la luminosità e l’elasticità della pelle e riduce significativamente la profondità delle rughe. Il tutto dopo 12 settimane di supplementazione orale giornaliera. (28)
Davvero stupefacente!
Altro nome vincente: Lactobacillus johnsonii.
Questo è stato un altro studio clinico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo. I ricercatori hanno scoperto che L. johnsonii fornisce fotoprotezione perchè fa rigenerare più velocemente le cellule della pelle dopo attacchi di danni indotti dai raggi UV. (29)
Allo stesso modo, altri studi hanno approfondito come una combinazione di L. johnsonii e carotenoidi ha effetti benefici sulla pelle fotoinvecchiata e sui danni UV indotti dalla luce solare naturale. (30)
Citando un ulteriore studio:
“I risultati forniscono la prova che i batteri probiotici (L. johnsonii, ndr) ingeriti accelerano il recupero dell’omeostasi immunitaria della pelle dopo l’immunosoppressione indotta dai raggi UV“. (31)
Probiotici per psoriasi
Questo è il caso in cui ci sono meno evidenze su questo argomento. Semplicemente, perché sono stati svolti pochi studi.
Esiste qualcosa, ma molto poco.
Un esempio sono gli studi sul Bifidobacterium infantis, che mostrerebbero come aiuti a regolare l’infiammazione oltre il sistema digestivo, il che potrebbe di conseguenza aiutare a ridurre i sintomi della psoriasi. (32)
Probiotici per eczema
I probiotici per pelle con eczema (dermatite atopica), invece, mostrano molte ricerche e revisioni.
Vediamo cosa si trova per quanto riguarda i bambini.
Uno studio molto interessante mostra come probiotici differenti diano risultati completamente opposti.
Lo studio ha rilevato che i bambini che assumevano L. rhamnosus avevano un rischio ridotto di sviluppare eczema (P = 0,01) rispetto al gruppo di controllo con placebo dopo due anni.
Sebbene si pensasse che anche con l’uso di Bifidobacterium animalis si sarebbero ragiunti risultati simili, è stato dimostrato il contrario. In effetti, B. animalis non ha avuto alcun effetto sull’eczema. (33)
Ancora più interessante, alcuni degli stessi ricercatori nello studio di cui sopra hanno deciso di fare un follow-up un paio di anni dopo. A quel punto quei bambini di 2 anni erano ormai bambini di 4 anni e avevano completamente smesso di usare il probiotico da ben 2 anni.
A 2 anni dall’interruzione, i ricercatori hanno scoperto che i bambini che assumevano L. rhamnosus nei primi due anni di vita avevano una probabilità significativamente inferiore di sviluppare l’eczema rispetto al gruppo di controllo o a quelli che usavano invece B. animalis. (34)
La cosa ha suscitato così tanto clamore che è stata replicata anche in altri studi. (35, 36)
E uno degli ultimi studi sui bambini ha seguito 14 diversi casi di pazienti di età compresa tra 8 e 64 mesi, che avevano un eczema resistente che non rispondeva alla terapia standard. Quasi ogni singolo partecipante ha avuto sintomi minimi o assenti dopo 6 mesi di integrazione con L. rhamnosus lysate. (37)
In quest’ultimo studio è importante sottolineare che si tratta di bambini con dermatite atopica resistente, che non rispondeva a terapia standard: tuttavia in 9 bambini su 14 si sono visti risultati in solo 7 giorni.
Passiamo al capitolo probiotici per eczema negli adulti.
- Uno studio clinico di 12 settimane, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, che ha coinvolto 34 adulti, ha scoperto che il Lactobacillus paracasei è un utile complemento alla terapia standard dell’eczema. (38)
- Uno studio di 12 settimane, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, che ha coinvolto 48 pazienti, ha scoperto che una combinazione di Lactobacillus salivarius e Bifidobacterium breve ha aiutato la funzione del sistema immunitario riducente l’eczema. (39)
- Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo della durata di 16 settimane che ha coinvolto 38 pazienti ha rilevato che l’integrazione con Lactobacillus salivarius ha migliorato significativamente la qualità complessiva della vita e la dermatite atopica. (40)
I migliori probiotici per la pelle
Ok rileggendo quello che ho scritto mi sono resa conto di essere stata pesa.
Per semplificare il tutto riassumiamo quello che abbiamo visto sopra, classificando i migliori probiotici per la pelle a seconda delle esigenze.
MIGLIORI PROBIOTICI PER L’ACNE
- Bifidobacterium bifidum
- Bifidobacterium lactis
- Enterococcus fecalis
- lactobacillus acidophilus
- Lactobacillus casei
- Lactobacillus paracasei
- Lactobacillus plantarum
- Lactococcus lactis
- Streptococcus salivarius
MIGLIORI PROBIOTICI PER ROSACEA
- Lactobacillus casei
MIGLIORI PROBIOTICI PER L’IDRATAZIONE DELLA PELLE E LE INFIAMMAZIONI
- Bifidobacterium longum
- Lactobacillus casei
- Lactobacillus fermentum
- Lactobacillus paracasei
- Streptococcus thermophilus
MIGLIORI PROBIOTICI PER PROTEZIONE UV E ANTIETA’
- Bifidobacterium breve
- Lactobacillus johnsonii
- Lactobacillus plantarum
- Lactobacillus rhamnosus
MIGLIORI PROBIOTICI PER PSORIASI (Pochi studi)
- Bifidobacterium infantis
MIGLIORI PROBIOTICI PER ECZEMI (DERMATITE ATOPICA)
- Lactobacillus rhamnosus
- Lactobacillus paracasei
- Lactobacillus salivarius
- Bifidobacterium breve
Effetti collaterali probiotici
È ovvio che la tentazione di tutti noi, allo scoprire della bontà e dei benefici dei probiotici sia quella di ingozzarci e andare in overdose.
Naturalmente, sarebbe sbagliato.
Sebbene al momento non vi sia alcun consenso scientifico sul fatto che qualcuno possa assumere troppi probiotici, è buona norma limitare l’assunzione a 20 miliardi di CFU al giorno al primo avvio, poiché questa è la quantità generalmente raccomandata prima che le persone inizino a sperimentare effetti collaterali indesiderati.
Se noti effetti collaterali negativi come diarrea, gonfiore o gassosità, sarebbe una buona indicazione che stai esagerando. Questi sono generalmente segni che stai assumendo più probiotici del necessario.
Se ti succede, non spaventarti. Non è raro sperimentare questi sintomi. Se dovessero insorgere, riduci semplicemente l’assunzione fino a quando i sintomi non passano.
Vale la pena notare, tuttavia, che ci sono stati rari casi in cui alcune specie (ad esempio Saccharomyces boulardii) hanno causato effetti avversi, in particolare per gli individui immunocompromessi. (41)
Detto questo, niente è più sicuro che consultarsi con il proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore di probiotici.
Quanto tempo impiegano i probiotici a funzionare?
I nostri organismi non sono tutti uguali, e ognuno ha risposte differenti.
Come è stato mostrato da alcuni studi che ho citato in questo articolo, alcuni pazienti hanno visto un miglioramento dopo soli 7 giorni. Altre volte ci sono volute diverse settimane.
Penso che un periodo di tre mesi sia ciò a cui la maggior parte delle persone dovrebbe mirare.
Lo dico perché la ricerca ha dimostrato che l’integrazione con una data specie probiotica generalmente si manifesta nella materia fecale dopo 3 mesi e i tassi di rilevamento non differiscono molto dopo 2 anni. (42)
Tuttavia, i probiotici possono essere utilizzati a tempo indeterminato.
Ad alcune persone piace prenderli a intermittenza con pause ogni due mesi; ad altri piace usarli solo prima di mettersi in viaggio; alcuni li usano indefinitamente, e così via.
Non c’è un modo sbagliato per farlo. Assicurati solo di concedere a questi integratori almeno 3 mesi, prima di tirare le somme.
Se vedrai effetti in un minor tempo, tanto meglio!
Conclusioni
Ammetto che questa mega analisi sui probiotici per la pelle, il loro utilizzo e la loro efficacia -dimostrata- è stato un argomento che mi ha appassionato molto.
Complessivamente questo articolo corrisponderebbe a una mini-dispensa da 15 pagine!
Poiché la nostra pelle pullula di batteri “buoni” che supportano le sue funzioni immunitarie e di barriera, non è difficile capire perché i probiotici per la pelle siano così importanti!
Numerosi fattori possono ridurre i livelli di questi batteri, aumentando il rischio di acne, rosacea, eczema e rughe.
Sempre più studi dimostrano come l’utilizzo di probiotici per la cura della pelle sia tutt’altro che anomalo. Al contrario, possono aiutare a potenziare il microbioma della pelle, offrendo vantaggi a cui mai avremmo potuto pensare!
Nella scelta del “migliore” probiotico per la pelle cerchiamo i probiotici che ho citato selezionando a seconda della nostra necessità: in questo modo avremo una garanzia in più sull’efficacia!
Come sempre, infine, ricordo che come come tutti i miei articoli, anche questo verrà aggiornato nel tempo. Dunque se alcuni studi ribalteranno la situazione, non mancherò di dirlo!
Per qualsiasi dubbio o domanda, resto a disposizione qui sotto nei commenti.
A presto!
Articolo mostruosamente dettagliato, c’è poco da dire solo applausi, grazie Federica!
Grazie mille Monia! Ho cercato di fare del mio meglio, grazie ancora! 🙂